La vigna di Leonardo e San Maurizio al Monastero Maggiore
Di fronte alla Basilica di Santa Maria delle Grazie trovate una meravigliosa sorpresa, per anni dimenticata: la Vigna di Leonardo, donata al geniale artista da Ludovico il Moro, negli anni della realizzazione dell’Ultima Cena. Poco più di un ettaro di terra, poche pertiche, tuttavia apprezzatissime da Leonardo, figlio di vignaioli, la vigna occupa parte del giardino della casa degli Atellani, vero gioiello di architettura, atmosfera, stile.
Immagine tratta da wikipedia.org, autore dell’immagine: Carlo Dell’Orto.
Una visita piacevolissima, estremamente suggestiva ed evocativa, che vi farà assaporare qualche attimo di vita rinascimentale.
Splendidamente arredata e curata, la casa è tutt’ora abitata dagli eredi degli Atellani, visitabile perciò in punta di piedi. La vigna è solo la perla finale, poiché affreschi, arredi, dipinti, cortili e giardino riempiono già gli occhi. Un luogo armonioso, un piccolo eremo di pace, quanto più stupefacente se pensate di trovarvi nel cuore di una trafficata metropoli.
Situata all’angolo tra via Luini e corso Magenta, San Maurizio al Monastero Maggiore è un altro stupefacente tesoro di Milano: una chiesa di origine paleocristiana, ricostruita nel Cinquecento e sede del più importante monastero femminile della città, custode di un vasto ciclo affreschi di scuola lombarda e leonardesca, molti dei quali provenienti dalla bottega di Bernardino Luini, altri realizzati dal Boltraffio, allievo di Leonardo, da Vincenzo Foppa, dai fratelli Campi e da Simone Peterzano, quest’ultimo maestro di Caravaggio.
Un ciclo di affreschi rappresentativo della più straordinaria espressione pittorica del Rinascimento lombardo, definito da Vittorio Sgarbi “la Cappella Sistina di Milano”.