Visita guidata alle Terre Verdiane
L’itinerario nelle Terre Verdiane tocca la Rocca Meli Lupi, cuore del piccolo borgo di Soragna e fastosa residenza, ancor oggi abitata dai principi eredi, tra le dimore italiane più sontuose, con le sue sale impreziosite da un tripudio di stucchi, affreschi e arredi del primo Barocco, circondate all’esterno da un romantico parco all’inglese, con alberi secolari, un laghetto, statue e serre.
Busseto è un borgo ricco di storia e tradizioni, un piccolo sorprendente scrigno di tesori culturali e architettonici, dove Giuseppe Verdi nacque e vi trascorse la gioventù. Seguendo il porticato di via Roma, palazzo dopo palazzo vi imbattete nei luoghi a lui più cari, fino a raggiungere Piazza Verdi, sulla quale si affacciano la Rocca Duecentesca, storica dimora dei marchesi Pallavicino oggi sede del Municipio e del Teatro Verdi, inaugurato nel 1868, e la rinascimentale Collegiata di San Bartolomeo Apostolo, risalente al XV secolo, con i suoi stucchi rocaille e gli importanti dipinti del XVI, XVII e XVIII secolo.
La visita guidata si conclude all’interno del teatro, dove dopo una sosta nel foyer, si raggiunge il pavimento in legno della platea, per ammirare la sala a ferro di cavallo, con i due ordini di palchi decorati di stucchi dorati, il palco reale, un ordine di loggione e ancora più su fino alla volta decorata, con l’originale lampadario ottocentesco a bocce di vetro al centro.
Nel pomeriggio, visiterete Villa Sant’Agata, il rifugio dove Verdi si trasferì nel 1858 e in cui visse per cinquant’anni con Giuseppina Strepponi. I mobili, i piccoli oggetti quotidiani e i ricordi contenuti nelle stanze, conservate come allora, vi permetteranno di penetrare nell’intimità dei proprietari. Visiterete la camera dove Verdi componeva fino notte fonda, vedrete gli oggetti che adoperava e finanche le sue carrozze, per concludere con una passeggiata nell’incantevole giardino inglese, curato da Verdi in ogni minimo particolare, dalle statue al laghetto a forma di chiave di violino, dalla limonaia al secolare ginkgo biloba, dai cipressi americani alle rose e le magnolie tanto amate a Giuseppina.